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Programma Regionale per un “Nuovo Modello di Sviluppo” dell’Eco-Sistema del “Saper Fare Creativo e Culturale” Romano & del Lazio

Contributo Programmatico per i candidati alla carica di Presidente e di Consigliere alla Regione Lazio

Questo Programma si propone come motore per generare una nuova economia sociale nell’Eco-Sistema del “Saper Fare Creativo e Culturale” dei nostri Territori, quale “patrimonio culturale immateriale”, del quale l’Artigianato Tradizionale, Artistico e Creativo ne costituisce, storicamente, il cuore e il motore.

Condivisione, collaborazione e inclusione rappresentano, oggi, le necessarie pre-condizioni per perseguire la genesi di un nuovo Umanesimo della Creatività.

La “Creatività”, come espressione individuale e collettiva – coniugata con l’Innovazione del Sistema, e quindi non solo Tecnologica, ma anche di Metodo Organizzativo e di Processo Produttivo – costituisce il “Valore” distintivo in grado di competere e di affermarsi nella dinamica globale per aprire prospettive di sviluppo e di successo verso il futuro.

Oggi, nella nostra Società, il tema della gestione, della delega e della partecipazione è in piena crisi. L’innovazione tecnologica ha implementato esponenzialmente le potenzialità della comunicazione e delle relazioni, offrendo nuove opportunità e modalità di condivisione e prefigurando la possibilità per nuovi scenari partecipati e disintermediati, con i quali delineare la genesi orizzontale e trasparente di nuovi modelli per la Rete e la Governance del Sistema.

Compito delle Istituzioni deve essere quello di governare responsabilmente i fattori di crisi per evolverli in opportunità e agevolarne i processi, garantendo terzietà, inclusività e pluralità nella gestione delle risorse.


Oramai da decenni, nel contesto romano e laziale, per il segmento Artistico e Tradizionale del settore Artigianato si evidenzia una progressiva riduzione della capacità economica di ciascun soggetto, registrando contestualmente la diminuzione della nascita di nuove imprese, a fronte anche della progressiva delocalizzazione, trasformazione in “altro” ovvero chiusura di molte di quelle esistenti.

Solo nel Centro Storico di Roma, nei primi anni ’90 vi operavano circa 5.000 imprese artigiane. Una densità importante che raccontava di una Città operosa, piena di figure riconoscibili e specializzate nel lavoro manuale e nell’artigianato artistico. Queste 5.000 attività dieci anni dopo, nei primi anni 2000, si erano ridotte a circa 2.000; nel 2010 a 1.000; oggi sono circa 500 e forse ancora meno.

Secondo il rapporto del 2011 sull’Artigianato Artistico e Tradizionale nel Lazio, che fotografava un campione significativo di operatori, le ditte individuali erano il 75%, mentre solo il 5% impiegava più di 5 addetti. Per la quasi totalità il Mercato di riferimento era locale o al massimo regionale e solo lo 0,9% operava continuativamente su quello internazionale; il 61% delle botteghe intervistate producevano redditi fatturati inferiori ai 30.000 l’anno e solo il 15% fatturavano fino a 60.000 l’anno.

Appare piuttosto evidente come le politiche perseguite e le governance attivate negli ultimi decenni nel settore non siano state in grado di contrastare le complessive criticità degenerative in divenire – causate certamente soprattutto dall’evolversi del processo di globalizzazione anche rispetto alla storica funzione socio-economica di prossimità – né tanto meno di incidere innovativamente su questo specifico ambito economico, sociale e culturale regionale

In un’ottica essenzialmente conservativa, è innanzitutto mancato il coraggio e la determinazione nel voler mettere in discussione gli status quo preesistenti e persistenti, attraverso – viceversa – la prioritaria apertura di un confronto pubblico, approfondito, analitico ed evolutivo, con il coinvolgimento anche dei numerosi stakeholder dell’Eco-Sistema di riferimento (non solo Artigiani, ma anche Università ed altri ambiti della Ricerca e della Formazione, Operatori del Marketing, del Turismo, della Creatività e della Cultura – in ogni sua forma visuale ed espressiva – delle Filiere Agro-Pastorizie del Territorio, …).

Confronto necessario e funzionale alla possibilità di leggere il contesto nel suo insieme, per essere in grado di concepire ed elaborare una nuova visione allo scopo di sviluppare un processo strategico di riqualificazione e di rigenerazione del Sistema stesso, finalizzato al riposizionamento dell’Artigianato Creativo e Culturale dei nostri Territori, nel suo complesso e nel quadro delle dinamiche della competizione globale.

Purtroppo, invece, si è continuato ad agire con interventi spot, in una logica “non evolutiva” ed essenzialmente  parcellizzata, di fatto supportando, solo e limitatamente, lo strato del sistema via via sopravvivente e comunque quello strutturalmente privilegiato, rispetto, invece, a perseguire l’obiettivo di rigenerare il valore del più complessivo, ampio e diffuso capitale umano e materiale costituente – ancora oggi, sia pure in condizioni di sempre maggiore dispersione, invisibilità ed impercettibilità – lo straordinario storico patrimonio artigianale creativo ed etno-culturale dei nostri territori.

Ancora oggi, nonostante l’evidente stato di crisi strutturale, oltre che congiunturale, alle attività creative del settore artigianale, in forma tradizionale o innovativa, si rivolge l’interesse spontaneo di diversi Soggetti – giovani, ma anche non giovani, non di rado svantaggiati – con competenze supportate da percorsi formativi prevalentemente generalisti e/o da una spiccata dote personale, ma che non trovano facilmente contesti dinamici ed interlocuzioni utili a sviluppare nuove opportunità per affrontare le possibili sfide future.

Sia il “Vecchio” che il “Nuovo” Artigianato non sono, oggi, più “censibili” e “misurabili” solo con gli “indicatori statistici di sistema”. E questo, da una parte, a causa della progressiva deimprenditorialità a favore spesso di un “sommerso di sopravvivenza” ovvero, dall’altra, dalla difficoltà, nell’incertezza del presente, di poter strutturare nuovi percorsi progettuali d’impresa.

Per tutto questo, è oggi necessario e sempre più urgente saper concepire strumenti innovativi in grado di perseguire il riposizionamento competitivo del “Saper Fare Creativo” nel suo “Insieme” – quale funzione trainante per Tutti ed anche quale distintivo e qualificante brand del Territorio da coniugare con quelli dei Protagonisti – attraverso la prioritaria emersione e l’adeguata rinnovata “rimessa in gioco” e valorizzazione dei “Saperi” e delle “Competenze”.

Sono questi i veri fattori distintivi e competitivi su scala globale che rappresentano il “vero” patrimonio, il “tesoro nascosto”, del nostro tessuto produttivo creativo; fattori sui quali è inderogabile intervenire ed investire per rigenerarne le potenzialità economiche, sociali e culturali, con strumenti e soluzioni all’altezza anche della secolare storia straordinaria che testimoniano.Da una parte, è indispensabile agire con decisione per tutelare e sostenere il patrimonio artigianale ancora visibilmente presente soprattutto nei Centri Storici, elaborando ed attivando idonei ed efficaci strumenti giuridici e fiscali, in grado di contrastare concretamente le criticità conseguenti ad un’irresponsabile deregulation che, per diversi decenni, ha favorito competitività sleale e degrado urbano, in danno delle attività più deboli, ma anche del decoro e della percezione identitaria e culturale, per invece avviare processi che, riqualificando le condizioni, innestino fattori per potenzialmente favorire nuova centralità diffusa delle Attività Tipiche, delle Botteghe e Storiche e dell’Artigianato Creativo e Culturale.

Inoltre, la Regione Lazio ha il dovere di fare proprio ed istituire, come già fatto dalla Regione Sicilia, il riconoscimento, pieno e sostanziale, alle eccellenze del territorio del titolo valoriale di “Tesoro Umano Vivente“, anche e soprattutto per favorirne la trasmissione dei Saperi e delle Competenze alle nuove generazioni, così come definito dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata dagli Stati membri nella 32ª Conferenza Generale dell’UNESCO del 17 ottobre 2003.

Altresì, è prioritario e funzionale agli obiettivi, perseguire il riconoscimento del plurimillenario “Saper Fare Creativo della Grande Bellezza” quale “Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, come già accaduto per altre 15 specificità identitarie italiane.

Dall’altra, nell’epoca di internet, della comunicazione digitale, della disintermediazione, non può che essere la capacità di innovare il Sistema” – stimolando il superamento delle dinamiche individualistiche anche verso una nuova prospettiva del modello di “Fare Impresa Artigiana” – a potenziare la competitività del “Saper Fare Creativo e Culturale” nel contesto economico locale ed internazionale.

Il Lazio certamente non è solamente “Roma”, ma il Lazio è anche e soprattutto “Roma”. E dal Valore “Roma”, oltre a vicendevolmente contaminarsi nei secoli, ancora oggi possono trarne benefit tutti i territori regionali. Partendo dal Contesto “Roma” possono sperimentarsi, svilupparsi e replicarsi innovative models e best pratices utili per Tutti.

Il Programma di Sviluppo per il 2023-2028 delinea le seguenti 5 macro progettualità:

  1. Costituzione del “Make-in.Lazio” – Osservatorio delSaper Fare Creativo Romano e del Lazio”, quale Network Management pluralistico e dinamico, strutturato territorialmente ed in relazione operativa con gli stakeholders di riferimento, in grado di rilevare ed analizzare lo scenario di riferimento e le criticità, nonché di elaborare, promuovere e governare le previste attività di intervento per favorire lo sviluppo economico e socio-culturale dell’EcoSistema territoriale e regionale nel suo complesso. Obiettivo dell’Osservatorio è anche quello di analizzare i pregi e i limiti dei complessivi strumenti normativi vigenti nel settore, ai diversi livelli legislativi, nonché delle relative potenziali risorse disponibili ed in particolare della ancora inattuata Legge Regionale sull’Artigianato n.3/2015 al fine di poterne elaborare, proporre ed attuare le modifiche utili e necessarie al perseguimento degli obiettivi delineati nel Programma di Sviluppo.
  2. Organizzazione progressiva di “CreArt GLocal Meeting”, eventi territorialmente diffusi – anche con cadenza periodica ed in Luoghi che divengano il punto di riferimento locale del Programma di Sviluppo (Make-in.Local) – con l’obiettivo di stimolare e favorire la Partecipazione dei Protagonisti dell’Eco-Sistema ai processi organizzativi e decisionali, l’emergere della conoscenza sulle Realtà del tessuto Creativo Artigianale e Culturale di ciascun ambito territoriale, nonché il confronto sulle esigenze di sviluppo e le aspettative per gli scenari futuri.
  3. Convocazione, con periodicità bi-triennale, dell’evento “Stati Generali & Futuro del Saper Fare Creativo #MadeinRome e #MadeinLazio”, quale GLocal HappenMeeting regionale per conoscere, discutere, aggregare “Idee Innovative” e “Best Pratices” volte a prospettare Nuovi Scenari ed Opportunità per i Protagonisti dell’Eco-Sistema.
  4. Realizzazione della Piattaforma Digitale Web&App “Lazio CreArtigiano” quale Open Big Data Network & MarketPlace per favorire la progressiva e spontanea Geo-Catalogazione dei Saperi e delle Competenze diffuse nell’Eco-Sistema regionale, favorirne l’emersione e la visibilità, le relazioni e le connessioni, promuoverne i Protagonisti, i Luoghi, gli Eventi, i Prodotti ed i Servizi verso il mercato.
  5. Realizzazione del primo “ART-HUB del Saper Fare Creativo”, da definire tematicamente e da localizzare nel cuore della Città di Roma nell’ambito della riqualificazione di un Luogo di prestigiosa centralità (quale esempio, da anni si propone il quadrante urbano comprendente il complesso delle 36 Botteghe del San Michele a Ripa – chiuse da 60 anni – integrato con l’area dell’Arsenale Pontificio a Porta Portese, anch’esso in disarmo da decenni). L’ART-HUB – quale modello innovativo sperimentale da strutturare in chiave Eco-Sostenibile, volano replicabile e scalabile per rigenerare la nuova centralità creativa e artigianale di ciascun territorio e/o di specifiche filiere – si configura quale Incubatore del Sistema, aperto al pubblico, per promuovere e favorire:
    • l’acquisizione, la conservazione, la divulgazione – anche esperienziale – e la messa a disposizione del Patrimonio Storico dei “Saperi” e delle “Competenze”;
    • la connessione e la contaminazione Creativa, anche attraverso processi sperimentali e di ricerca in funzione di analisi del Mercato;
    • la fruizione in condivisione di Spazi Operativi e/o di Mezzi Tecnici e/o di Processi di Lavorazione;
    • l’acquisizione in economia di scala di Attrezzature e/o Materiali e/o Accessori;
    • l’Offerta Formativa in funzione applicativa e di Startuppining progettuale e/o d’impresa;
    • la promozione di Eventi dinamici ed interattivi Esperienziali, Espositivi e Culturali;
    • la gestione customizzata e on demand di Servizi Tecnici e Professionali di Filiera Produttiva, di Mercato, di Marketing, Legali, Finanziari, Amministrativi, …

Analisi e Proposta Politica per il Buon Governo della Regione Lazio 2023-2028

Contributo elaborato a cura di FaròArte, promotore del progetto per il #MadeinRome – www.made-in-rome.com

Per info e contatti scrivere a: info@faroarte.it

Scarica Qui il Programma in PDF


Chi accetterà la Sfida per un Nuovo Futuro CreArtigiano ?

Si invitano i Candidati Consiglieri a manifestare la loro adesione ed il loro sostegno al Programma Regionale per un “Nuovo Modello di Sviluppo” dell’Eco-Sistema del “Saper Fare Creativo e Culturale” Romano & del Lazio

I nominativi dei Candidati che manifesteranno la loro adesione ed il loro sostegno saranno pubblicati e diffusi.
FaròArte è disponibile ed interessato a partecipare ad incontri e confronti pubblici sul tema.

Per i Candidati Consiglieri alla Regione Lazio che intendono aderire e sostenere il Programma Regionale, Qui trovate il modulo da compilare ed inviare

Approviamo la Legge sulla Creatività nel Lazio !

Vorremmo che il Lazio fosse la prima Regione italiana ad avere una legge sulla creatività. Per questo chiediamo al Consiglio regionale di discutere e approvare entro la fine di questo mandato la Proposta di Legge sul Settore Culturale e Creativo che è stata depositata pochi mesi fa.

Come Associazione Civita siamo impegnati da anni nella valorizzazione del patrimonio culturale e per la costruzione di un dialogo aperto e costruttivo tra mondo della cultura e dell’economia. Ed è precisamente in questa direzione che va la proposta di legge sulla creatività.

Il testo allinea, infatti, la Regione a molte delle migliori prassi europee: definisce un quadro istituzionale di riferimento, prevede misure per favorire la nascita e la crescita delle imprese del settore, fornisce strumenti per valorizzare le eccellenze creative del territorio e facilitare la realizzazione di luoghi per la creatività.

E’ una grande opportunità per una Regione che già oggi è tra i leader a livello nazionale nel settore culturale e creativo, ambito strategico che può rappresentare una grande potenzialità di sviluppo futuro. Luogo d’eccellenza nel cinema, nella moda, nella televisione, nell’architettura, nella valorizzazione dei beni culturali, sede di istituzioni culturali, centri di ricerca e scuole di formazione, il Lazio vede però ancora oggi troppe potenzialità disperse e inespresse, troppe possibilità di fare impresa nella cultura, non sfruttate.

Questa legge può essere un passo deciso verso la costruzione di un ecosistema che sappia riconoscere e accompagnare le capacità creative della Regione. Allo stesso tempo, il Lazio può divenire il punto di partenza per uno sviluppo capace di interessare altre Regioni ed altre amministrazioni territoriali italiane.

Il Consiglio regionale del Lazio è nel suo ultimo anno di attività, terminando il suo mandato nei primi mesi del 2018. Per questo abbiamo pensato di promuovere una petizione online per chiedere al Consiglio di discutere e approvare quanto prima la proposta di legge sulla creatività.

FIRMA QUI ANCHE TU PER CHIEDERE AL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO DI APPROVARE LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA CREATIVITA’

Per approfondire:

La proposta di legge è stata scritta e depositata dal Consigliere Gian Paolo Manzella, iscritto al gruppo PD.

Questo è il testo integrale della proposta di legge depositata

PRIMI FIRMATARI

  • Pietro Antonio Valentino, economista
  • Pier Luigi Sacco, professore economia della cultura
  • Isabella Ferretti, fondatrice 66thand2nd
  • Domenico Sturabotti, direttore di Symbola
  • Paola Manfroni, art director
  • Roberto Ziliani, fondatore Slamp
  • Alessio Gismondi, artigiano designer
  • Michele Trimarchi, professore economia e politiche culturali
  • Andrea Bianchi, giornalista
  • Luciano Rea, presidente ADD associazione distretto design
  • Alessandro Leon, presidente Cles
  • Valentina Montalto, ricercatrice
  • Nerina Di Nunzio, direttore IED Roma
  • Simone Capra, architetto
  • Carlo Alberto Pratesi, professore Economia e Gestione delle Imprese
  • Claudio Bocci, direttore Federculture

Questa petizione sarà consegnata a:

  • Presidente Consiglio regionale del Lazio –
    Daniele Leodori
  • Presidente Regione Lazio
    Nicola Zingaretti

CALL FOR COLLABORATORS

call-for-collaborators-2FaròArte & Partner, nell’ambito del Piano di start up e Sviluppo per il‪ #‎MadeinRome,‬ selezionano giovani under 30 non occupati, seri e motivati, neo-laureati e/o specializzati e/o specializzandi in discipline culturali, economiche e tecniche attinenti, da inserire nei seguenti ambiti di competenza per i settori beni culturali, artigianato creativo e turismo:

√ Ricerca e Sviluppo
√ Business planning e Project financing
√ Marketing strategico di prodotti/servizi
√ Web Editor & Social Media Marketing 
√ Video-Foto Editor & Comunicazione multi-mediale
√ Digital Grafica, Design e Animazione 3D

tramite Tirocinio Formativo con percorso Crescere in Digitale (inquadrato nell’ambito del Progetto Garanzia Giovani) ovvero Tirocinio Curriculare per proprio Piano formativo.

Gli interessati possono inviare presentazione con CV e manifestazione d’interesse a info@faroarte.it

“Vogliamo costruire insieme ai giovani il loro futuro,
trasmettendo loro competenze per valorizzare al meglio
l’inestimabile patrimonio culturale di Roma.”

#Progetti”C” – Progetti di Comunicazione per l’Economia e la Cultura del Territorio

scheda-progetti-c

Progetti «C»
Progetti di Comunicazione per l’Economia e la Cultura del Territorio
Sharing Knowledge, Eternal Creativity, Let us Know !

#Mirabilia
Pannelli di Presidio Didattico-Divulgativo della Cultura Alta (Arte e Architettura) e dell’Etno Cultura (Cultura Materiale)
– conformi al Piano di Comunicazione del Patrimonio Culturale Nazionale ddel MiBACT –

#MiR@bilys
la WikiAPPortal interfacciata con il Portale del Territorio
Viaggi A/R di Scoperta tra Cultura Alta e Cultura Materiale
– Itinerari Dinamici Geo-guidati in Map & AR, Open, Mixati, Customizzati e Reputazionati –

#SignaUrbis
Le Insegne in Stile Antico per i Borghi e per i Centri Storici:
Insegne Commerciali – Targhe Istituzionali – Stemmi – Toponomastica – Segnaletica Territoriale – Sistemi Direzionali (Totem)

– Sistemi Sponsorizzabili –

Scheda Progetti “C”

Presentazione FaròArte

© 2016 FaròArte & #Make-in{Rome}

Sottoscritto Protocollo di collaborazione con Bic Lazio per lo sviluppo del progetto per il #MadeinRome

bic-lazioLunedì 1 agosto è stato sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra BIC Lazio S.p.A. e il Consorzio FaròArte, prezioso strumento collaborativo per lo sviluppo del progetto per il #MadeinRome, Idea capitale per Roma !

Il Protocollo – considerato il comune interesse a collaborare per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditorialità, anche attraverso la nascita di nuove iniziative imprenditoriali e, in particolare, del cluster di start up e imprese associate allo Spazio Attivo BIC Lazio di Roma Casilino o legate al sistema produttivo/distributivo del progetto promosso da FaròArte per il #MadeinRome – delinea i seguenti impegni collaborativi:

BIC Lazio si impegna a:
▫ fornire informazioni e assistenza nella valutazione di fattibilità e nella compilazione della domanda per l’accesso alle agevolazioni derivanti dalla programmazione regionale e nazionale;
▫ favorire lo sviluppo di un ecosistema positivo;
▫ fornire assistenza nelle attività di ricerca partner e di avvio delle relative collaborazioni;
▫ fornire accesso preferenziale ai corsi di formazione imprenditoriale;
▫ fornire collegamenti con centri di ricerca e di trasferimento tecnologico;
▫ supportare l’eventuale organizzazione di seminari e workshop tematici da tenersi presso l’incubatore;
▫ fornire accesso preferenziale per la partecipazione alle fiere del calendario BIC Lazio, per le quali BIC Lazio garantisce di norma la gestione degli aspetti logistico-organizzativi propedeutici alla partecipazione e la presenza in fiera con propri operatori;

FaròArte si impegna a:
▫ garantire a BIC Lazio la disponibilità di massimo trentadue (32) ore/anno per le attività di tutoring imprenditoriale, di coaching o mentoring o testimonial alle startup o ai progetti imprenditoriali o alle iniziative di interesse di BIC Lazio.
▫ autorizzare BIC Lazio ad inserire la denominazione e/o il marchio dell’impresa nei propri dépliant, o materiali promozionali, cartacei, video, audio, nell’ambito delle proprie strategie di comunicazione, anche abbinando detta denominazione e/o marchio al marchio e/o segni distintivi di BIC Lazio;
▫ partecipare attivamente all’ecosistema ed iniziative BIC Lazio.

protocollo Bic Lazio – FaròArte

Web Site di BIC Lazio

Servizi e Attività dello Spazio Attivo “Roma Casilino” (sede centrale)

Manifesto per il “Made in Rome”

Manifesto per il “Made in Rome”

Manifesto per il “Made in Rome”

per la ri-Evoluzione partecipata del Saper Fare Creativo ed Etno-Culturale
p
er il Rinascimento di Roma, Città Artigiana e Creativa
incipit per il «Distretto Culturale Evoluto»
Polis per il Bene Comune

il Problema: economia e cultura

Roma è Città Artigiana e Creativa da oltre 2000 anni.
Ma la scomparsa delle Botteghe, prima dalle vie del centro e poi anche dalle periferie, è solo l’indicatore più visibile della più recente progressiva declinante e degradante dissoluzione non solo economica e produttiva, ma anche sociale e culturale della nostra Città.
Quell’humus antico e caratterizzante la sua percezione identitaria che nella contaminazione fertile tra Cultura Alta e Cultura Materiale ha concorso a plasmarla come la «Grande Bellezza».
Oggi rischiamo di disperdere definitivamente questo patrimonio comune, rappresentato dalle Competenze, dai Luoghi, dall’Etno-Cultura.

l’Obiettivo: reinventare il Futuro, valorizzando il Passato e il Presente

Occorre, invece, restituire a Roma la sua identità e la sua vocazione di «Città Artigiana e Creativa» partendo dalla ricchezza della sua storia plurimillenaria, protagonista universale delle Arti e della Cultura, per concepire una nuova prospettiva strategica – capace di mettere in gioco il capitale della Tradizione con le sfide dell’Innovazione, della Globalizzazione e delle Nuove Economie Digitali – per rigenerare nuovo reale sviluppo economico, sociale e culturale, atto a reinventare ogni giorno le ragioni – passate, presenti e future – del suo essere la «Città Eterna».

l’Idea: rigenerare la fertilità di conoscenze & competenze

Occorre, perciò, attivare un processo orizzontale e un percorso condiviso volto al rinascimento ed alla valorizzazione del «Saper Fare Creativo» quale composita e fertile espressione poliedrica e plurale dell’Etno-Cultura romana, prezioso Bene Comune – produttivo, sociale, culturale, turistico, … – fattore essenziale per contribuire a risollevare il destino di migliaia di piccole, spesso sommerse, ma preziose economie del territorio e rigenerare l’identità della nostra Città, polo e volano naturale del più ampio territorio metropolitano e regionale, riposizionando «Roma» come patrimonio non solo storico ma anche contemporaneo unico al Mondo.

il Paradigma: Artigianato & Creatività & Innovazione

L’Artigianato non è solo un’attività economica; è un fenomeno etno-antropologico, sociale e culturale, che anima e caratterizza la vita e l’identità di una Comunità e del suo Territorio.
La Creatività è la capacità individuale, esercitabile sia singolarmente che collettivamente, non controllabile né pianificabile, di elaborare fuori dagli schemi per rinnovare le esperienze.
L’Innovazione è la competenza strumentale e l’abilità progettuale di prefigurare soluzioni e di pianificare politiche capaci di sviluppare relazioni e rigenerare opportunità creando nuovo valore aggiunto all’organizzazione sociale ed economica di un settore e di un territorio.

Tradizione@Innovazione = contaminazione feconda a ciclo storico continuo

L’Innovazione non è quindi una componente una tantum, né un fenomeno modale, né tanto meno riguarda solo aspetti tecnologici, alias invenzioni. Innovare è Metodo, è il gene per l’Evoluzione di un Eco-Sistema anche dal punto di vista organizzativo e relazionale, una variabile costante, preziosa per favorire la capacità dello stesso – plasmandosi e permeandosi con il proprio DNA etno-culturale – di evolversi dinamicamente in nuove forme, metodiche e processi, coerenti con lo scenario di riferimento e con le sue esigenze di crescita eco-intelligente: quella che ieri è stata Innovazione oggi è Tradizione, quella che oggi è Innovazione domani sarà Tradizione e così via; ed è l’identità a fare la differenza competitiva negli scenari globali.

la Rappresentanza e la Governance: partecipazione diffusa e inclusione sociale

Oggi, nella nostra Società, il tema della gestione, della delega e della partecipazione è in piena crisi. L’innovazione tecnologica ha implementato esponenzialmente le potenzialità della comunicazione e delle relazioni, offrendo nuove opportunità e modalità di condivisione e prefigurando nuovi scenari partecipati e disintermediati, con i quali delineare la genesi orizzontale e trasparente di nuovi modelli per la Rete e la Governance del Sistema.
Compito delle Istituzioni deve essere quelle di governare responsabilmente i fattori di crisi per evolverli in opportunità e agevolarne i processi, garantendo terzietà, inclusività e pluralità nella gestione delle risorse.

lo Scenario: un tesoro nascosto

Artigianato e Creatività, riconosciute Eccellenze del Made in Italy, rappresentano grandi potenzialità economiche, anche per il riposizionamento competitivo e distintivo sulla scena internazionale.
Crisi e inadeguata Visione Strategica hanno progressivamente indebolito, disperso e reso quasi invisibile questo Patrimonio. Ma «Roma» ha le radici storiche e potenziali per avviare il volano di questa nuova sfida.
Per agire occorre partire dalla consapevolezza che i Dati Ufficiali rappresentano una minima parte della composita Realtà in evoluzione. Nel complesso quadro generale delle criticità congiunturali, Artigianato creativo ed Espressioni etno-culturali vivono condizioni di de-imprenditorialità dal modello tradizionale, come l’evolversi di innovative forme operative che delineano inediti scenari socio-economici e di territorialità, fenomeni non più misurabili solo in termini di “impresa”, ma che devono essere rilevati e valorizzati per il profilo qualitativo delle “competenze” e delle “abilità” possedute (il «Saper Fare Creativo»).

 la Visione: Innovazione & Identitarietà

Occorre, pertanto, saper ricapitalizzare lo straordinario Capitale Umano, Materiale e di Sapienza di cui Roma dispone con un innovativo e radicale processo dal basso del sistema per:

1) coinvolgere, motivare, aggregare e valorizzare i «Maestri e i Nuovi Artigiani»

2) ridisegnare, riqualificare e attivare i «Luoghi del Fare Creativo» per restituire visibilità, centralità, riconoscibilità e fruibilità al «Saper Fare Creativo»

3) patrimonializzare, implementare e diffondere la «Comunicazione del Sapere»

agendo sinergicamente sulla coazione di tre colonne portanti, caratterizzanti e qualificanti:

1) il Brand «Roma» e il «RoMarketing»

Rivendicare, stimolare, promuovere e garantire il valore unitario e distintivo dell’identità territoriale e culturale del tessuto produttivo creativo romano, anche per contribuire significativamente a promuovere e rilanciare l’immagine globale della Città, qualificando con innovative politiche socio-economiche il sostegno ad un rinnovato brand identitario, capace di recuperare l’attuale punteggio negativo evidenziato nelle maggiori graduatorie internazionali (GaWC, Le Città europee, Global City Report).

2) gli «Hub» del «Sapere» e del «Fare»

Attivare Incubatori della Contaminazione Creativa a ciclo orizzontale, spazi di condivisione fertile delle Competenze e della Conoscenza, degli Strumenti organizzativi e delle Linee di produzione. Concept-WorkSite di incontro culturale e sociale nei quali integrare e coniugare le esperienze del patrimonio Tradizionale con le opportunità dell’Innovazione, volto a favorire Formazione finalizzata a Start-up per la Ricerca tecnica e creativa di Metodi, Processi e Prodotti.

Hub da attivare ne:

3) i «Luoghi del Fare Creativo»

Riqualificando e riattivando prestigiosi siti storici – pubblici e privati – presenti nel cuore della Città, come in altre centralità urbane e sociali dell’Area Metropolitana, spesso chiusi, abbandonati e in degrado da decenni, disegnando spazi fisici di grande qualità etica a bassa impronta ecologica, dove il design simbolico fondi l’aspetto funzionale con la tecnologia dello «Smart Village Farm», isola energetica Zero Watt e Zero Carbon in grado di produrre tanta energia quanta ne consuma.

big bang incipit: il «Foro del Fare Creativo: Campus & Concept Store»

Per rendere significativamente visibile, impattante e virale l’avvio e lo sviluppo replicante del nuovo scenario delineato, occorre individuare, attivare e qualificare un importante quadrante urbano, centrale e prestigioso, che abbia coerenti ed ideali caratteristiche storiche e funzionali; come ad esempio il sito da decenni dismesso e marginalizzato – contiguo con il Foro Romano, Trastevere, l’Aventino e Testaccio – costituito dalle 36 Botteghe del Complesso del San Michele a Ripa, coniugate con l’area e le strutture dell’ex Arsenale Pontificio di Porta Portese, entrambe di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche.

Manifesto per il Made in Rome

(fast) Call for Partner Space

Call for Partner Space

FaròArte & Partner
nell’ambito dello sviluppo del progetto per il #MadeinRome, l’Idea Capitale per Roma, intendono partecipare all’edizione 2016 del Bando Culturability promosso dalla Fondazione Unipolis (info su www.culturability.org).

Il bando è dedicato all’erogazione di Euro 50.000 quale contributo per la rigenerazione di spazi urbani abbandonati o degradati, pubblici o privati, da destinare su base nazionale all’attivazione di 5 progetti di elevato e innovativo valore culturale e sociale.

Lo strumento può comunque rappresentare l’avvio di un processo partecipato più ampio in grado di coinvolgere i diversi stakeholder dell’eco-sistema #MadeinRome.

Per questo pensiamo possano essere valutati:
√ ex siti archeo industriali presenti nel cuore della Città
√ open space artigianali e commerciali inutilizzati del Centro Storico

La prima scadenza del Bando (2016) per presentare l’idea e il partenariato è il prossimo 15 aprile 2016; i progetti selezionati saranno poi messi in condizione di poter approfondire e sviluppare il Business Plan e il Progetto di fattibilità entro luglio.

Per una rapida pre-selezione delle opportunità e per agevolare l’iter collaborativo, quanto prima i titolari interessati possono inviare manifestazione d’interesse e segnalazione dell’immobile con le relative caratteristiche a info@faroarte.it

Il progetto #MadeinRome è su www.made-in-rome.com

“Vogliamo reinventare insieme ai giovani il loro futuro, il futuro della Città, contaminando con loro competenze per rigenerare e valorizzare al meglio l’inestimabile patrimonio culturale e creativo di Roma”

Call for Stage CreArtigiano

Call for Stage CreArtigiano

Ecco i 2 moduli di adesione al progetto formativo da compilare, stampare, timbrare e firmare e salvare in pdf e rinviare via mail a info@faroarte.it oppure via fax al n. 06-32651010 possibilmente entro la giornata di oggi (25-02) in quanto la procedura di partecipazione al bando deve essere completata entro domani:

Manifestazione Interesse Stage CreArtigiano

Lettera intenti imprese Marketing pro management artigiano

Gli obiettivi del progetto sono duplici.

Da una parte si vuole favorire il trasferimento, ai destinatari disoccupati – inoccupati del progetto, delle competenze “di Mestiere” tipiche di molti settori dell’ Artigianato, quali quello della ceramica artistica o del legno, del cuoio e del vetro.

A questo si aggiunge anche il trasferimento, durante la fase di formazione, delle conoscenze e competenze innovative tipiche del settore. Il fine dell’ Azione è, quindi, quello di dare ai beneficiari le
competenze e gli strumenti, sia quelli tradizioni che quelli innovativo, necessari ad un proficuo inserimento professionale nel mondo del lavoro.

D’altra parte, secondo obiettivo del progetto è quello di favorire, all’interno delle “Botteghe Artigiane”, secondo Target dell’ Avviso, l’ingresso di nuove modalità di lavoro e di produzione attraverso l’innovazione delle procedure di lavoro e, quindi, una maggiore possibilità di rafforzamento e sviluppo dell’impresa.

L’intervento proposto è composto da un’ Azione Formativa, relativa all’apprendimento della teoria e delle metodologie per la prototipazione rapida attualmente disponibili, rivolta ai beneficiari disoccupati inoccupati, e un’ Azione, rivolta ai beneficiari Titolari di Imprese Artigiane, di Aggiornamento in merito alle tecniche e, soprattutto, alle nuove possibilità che sono offerte dalle odierne tecnologie di prototipazione rapida, attualmente divenute, rispetto al passato, molto più facilmente accessibili.

Le due attività potranno svolgersi contemporaneamente.

L’Azione Formativa sarà seguita da una fase di stage presso le Botteghe Artigiane selezionate, che potrà svolgersi anche in più periodi discreti.

Al termine dell’ Azione di Aggiornamento, invece, si prevede lo svolgimento di un modulo che utilizzerà, quale metodologia formativa innovativa, la formula del Fab-Lab, e che prevede lo svolgersi di più incontri, presso il Centro di Formazione.

Durante tale modulo, oltre che la possibilità di utilizzare le macchine per la prototipazione rapida, sarà messo a disposizione dell’ Artigiano, se richiesto, un Coach.

E’ durante queste ultime due fasi delle Azioni (lo stage presso l’Azienda artigiana degli allievi formati e il modulo specifico di Fab-Lab dell’Imprenditore Artigiano), che si realizzerà la completa integrazione fra le due Azioni.

Infatti, durante la parte iniziale dello Stage il Tutor –Artigiano darà la possibilità agli Allievi-Stagisti di apprendere l’uso degli strumenti e delle tecniche tipiche della tradizione artigiana del settore, mentre
durante la fase di Fab-Lab, che si svolgerà successivamente alla fase iniziale di stage ed alla quale parteciperà, in affiancamento al suo Tutor – Artigiano, anche lo Stagista, l’Imprenditore Artigiano realizzerà una Sua idea progettuale, anche con il supporto del Coach, e metterà in pratica, quindi, quanto appreso durante la fasi di Aggiornamento e, contemporaneamente, sarà consentito all’allievo-stagista di utilizzare “sul Campo” le conoscenze apprese sia durante la fase Formativa che durante la prima parte del suo stage.

A fine progetto, quindi, come indicato dall’ Avviso, saranno state perseguite le seguenti finalità:

– fornire una formazione professionale nell’ambito dell’artigianato e delle PMI produttive a giovani ed adulti disoccupati o inoccupati;

– dare la possibilità di tenere in vita e rafforzare le prospettive di sviluppo e crescita di imprese e mestieri tradizionali portatori di elevati gradi di professionalità e qualità;

– favorire l’interscambio di competenze tra mestieri operanti in settori comuni e non, al fine di creare l’accrescimento degli skills degli artigiani

– offrire ai destinatari degli interventi l’opportunità di inserirsi professionalmente assicurando gli strumenti e le competenze teoriche e pratiche necessarie

Il corso – Gratuito – sarà rivolto a non occupati di ogni età e prevede 200 h di formazione specialistica in sede didattica + 200/360 h di stage operativo in azienda + 15/20 h in Fab Lab.

Per questo selezioniamo piccole/medie imprese (anche non iscritte all’Albo Artigiano e con zero dipendenti, purché con partita IVA iscritte alla CCIAA) interessate ad ospitare uno stagista per un periodo di 2/3 mesi senza alcun onere a carico dell’azienda ospitante.

Per i Titolari dell’Impresa aderente è anche contestualmente offerta l’opportunità di partecipare (sempre Gratuitamente) ad un Work Lab di Marketing pro-Manager di Nuova imprenditorialità per condividere la sfida verso un Nuovo Futuro Artigiano !

Gli interessati (ad entrambi i percorsi a costo zero) possono inviare – entro domani mercoledì 24 febbraio – manifestazione d’interesse e presentazione aziendale (attività e dati aziendali completi di n.CCIAA o visura allegata) a info@faroarte.it

I selezionati riceveranno a breve giro i 2 moduli di adesione pre-compilati solo da sottoscrivere e restituire via mail entro giovedì 25.

Call for Collaborators

Call for Collaborators

FaròArte & Partner nell’ambito dello sviluppo del progetto per il‪#‎MadeinRome‬ selezionano giovani under 30 non occupati,
neo-laureati e/o specializzati in discipline culturali, economiche e tecniche attinenti da inserire nei seguenti ambiti di competenza nei settori beni culturali, artigianato creativo e turismo:
√ Ricerca e Sviluppo
√ Business planning e project financing
√ Marketing strategico di prodotti/servizi
√ Social Media Marketing e Comunicazione multi-mediale
√ Web & Digital Grafica e Video-Foto Editor
√ Design e Visualizzazione 3D
tramite percorso di tirocinio formativo nell’ambito del Progetto Garanzia Giovani con decorrenza dal 1° marzo 2016

Gli interessati possono inviare presentazione con CV e proposta di collaborazione a info@faroarte.it

Call for proposal #MadeinRome

call for proposal Made in Rome

Premessa
La Regione Lazio sollecita la presentazione entro il 30 novembre 2015 di proposte articolate (Call for Proposal) per il riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali: Bando Call for Proposal: Sostegno al riposizionamento competitivo dei sistemi imprenditoriali territoriali nell’ambito del POR FESR Lazio 2014-2020.

Attraverso le proposte la Regione Lazio intende raccogliere le idee che scaturiscono dai territori strutturando un processo di analisi, verifica e selezione che condurrà all’individuazione degli interventi regionali necessari per il riposizionamento di specifici contesti territoriali e/o filiere produttive, di sostegno alla trasformazione dei sistemi imprenditoriali verso l’innovazione tecnologica e organizzativa, l’internazionalizzazione, l’attrattività dei mercati, la sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica e le reti d’impresa.

Tali proposte dovranno essere presentate, per tramite di un unico soggetto proponente, da partenariati composti da PMI, Grandi Imprese, Organismi di Ricerca, Organismi pubblici e Privati, Stakeholders, ecc.

Le proposte verranno poi valutate da parte di un comitato scientifico e utilizzate successivamente dalla Regione per la pubblicazione di avvisi pubblici di finanziamento.

La proposta #MadeInRome

Il consorzio FaròArte si conferma come soggetto proponente di un ambizioso progetto per la riorganizzazione, la riqualificazione e la rigenerazione in chiave etno-culturale ed innovativa del settore dell’artigianato artistico romano, con l’obiettivo di restituire a Roma a pieno titolo gli attributi di “Città Artigiana e Creativa” che la caratterizzano da oltre 2000 anni. Oggi sono rimaste solo le vie a ricordare i vecchi mestieri rarefatti dalla dimensione globale e si rischia di disperdere questo patrimonio e questa identità, che invece sono un capitale e una ricchezza da rigenerare, per un nuovo Futuro Artigiano e per lo sviluppo della Città Metropolitana.

Il progetto #MadeinRome (www.Made-in-Rome.com) ha l’ambizione di creare un link tra tradizione del saper fare e nuove economie digitali, articolandosi su tre concetti base:

  • un nuovo Modello di Business che consentirà di offrire a tutti una terza via tra i costi elevati degli artigiani di lusso e la dimensione IKEA, ridando centralità al lavoro ed al saper fare creativo
  • un nuovo Fab-Hub Model con Spazi COs: co-Maker + co-Working + co-Education + co-Factory
  • un nuovo (Web &Trade) Glocal Marketing del BrandRoma” e del suo capitale umano e culturale.

FaròArte sta aggregando in partenariato i soggetti interessati all’azione: gli Artigiani in primis, il mondo della formazione professionale ed in particolare delle nuove tecnologie digitali, i Fab-Lab, le Università, ma anche le organizzazioni del commercio, del turismo, della cultura.

Il target riguarda anche la riqualificazione di aree pubbliche dismesse – come quelle dell’Arsenale Pontificio e delle botteghe artigiane al San Michele a Ripa, che dovrebbero essere rigenerate in fab-hub e in concept store condivisi di prodotti artigianali, anche eno-alimentari, oltre ad ospitare eventi e iniziative – potenzialmente identificabili come “Luoghi del Sapere e del Fare Creativo”.

Il riposizionamento delle imprese che faranno parte di #MadeinRome consiste in una vera e propria ri-Evoluzione culturale e di prospettiva, attraverso la quale l’artigiano “tradizionale” contaminerà e condividerà il percorso della ricerca, dell’ideazione, della produzione e della commercializzazione del proprio manufatto con i giovani e con le nuove tecnologie, per arrivare alla fine di questo processo ad offrire un prodotto artigianale e creativo di qualità, originale ed identitario, sostenibile dal punto di vista ambientale (energia, clima, rifiuti, …) e sociale, capace di competere sul mercato locale, come anche di varcare le frontiere del Paese.

Si invitano ad aderire alla Proposal #MadeinRome TUTTI gli stakeholders (PMI, Enti di Formazione e Ricerca pubblici e privati, Istituzioni locali e nazionali, Organizzazioni di categoria, del settore culturale e turistico, ecc.) interessati ed in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi del progetto.

Come aderire
Per info rivolgersi al Presidente di FaròArte Arch. Dionisio Mariano Magni Tel. 347-00.00.989

Per esprimere la manifestazione d’interesse e aderire come Partner della Proposal #MadeinRome è sufficiente riportare su propria carta intestata il testo del fac-simile allegato, compilarlo, sottoscriverlo e restituirlo a breve giro, anticipandolo quanto prima via e-mail a: info@faroarte.it

documenti:

Proposta adesione Call for Proposal #MadeInRome

Fac-Simile per Adesione Proposal #MadeInRome