Ivana Barsciglié ad Eataly

Ivana Barsciglié ad Eataly con Cristiano Mandich
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Ivana Barsciglié ad Eataly Roma dal 25 al 31 luglio 2014 

con le sue opere di scultura in ceramica Raku

Dall’antica tradizione dei ceramisti giapponesi deriva l’affascinante tecnica Raku.

Come in un cerimoniale ogni azione, ogni oggetto creato con questo processo diventa il risultato di una precisa successione di operazioni che sembrano acquistare una valenza mistica.
Proprio da questa sacralità è stata conquistata lvana Barsciglié oggi tra i pochi eletti ed avanguardia di esponenti che si confrontano con questa procedura in scultura.

Le sue minute e fortemente carismatiche figure dai lineamenti sintetici e dai tratti spinti anche fino al grottesco, sono il frutto di un’ordinata lavorazione fatta di creatività, di abilità manuale e di competenze tecnico-chimiche, essenziali nei due diversi momenti di cottura del manufatto.

Sono queste atmosfere di cottura e post-cottura, in cui la volontà umana non ha più capacità di dominazione, che regalano unicità a questi lavori.

Dalle incontrollabili incidenze atmosferico-climatiche derivano difatti i risultati più inaspettati, per i quali il colore vetrificato dal calore in una infinita rete di crepe apre a inesauribili variazioni tonali e a eventi trasformistici, i quali, assieme ai contrasti tra le nerezze dell’argilla lasciata volontariamente nuda dal colore, diventano il fondamento di questo rituale che lvana non subisce ma che ordina e per il quale, come un sacerdote, assiste alla rivelazione e alla scoperta di pezzi unici e irripetibili dalla forte carica comunicativa.

Dall’antica tradizione dei ceramisti giapponesi deriva l’affascinante tecnica Raku. Come in un cerimoniale ogni azione, ogni oggetto creato con questo processo diventa il risultato di una precisa successione di operazioni che sembrano acquistare una valenza mistica. Proprio da questa sacralità è stata conquistata lvana Barsciglié oggi tra i pochi eletti ed avanguardia di esponenti che si confrontano con questa procedura in scultura. Le sue minute e fortemente carismatiche figure dai lineamenti sintetici e dai tratti spinti anche fino al grottesco, sono il frutto di un’ordinata lavorazione fatta di creatività, di abilità manuale e di competenze tecnico-chimiche, essenziali nei due diversi momenti di cottura del manufatto. Sono queste atmosfere di cottura e post-cottura, in cui la volontà umana non ha più capacità di dominazione, che regalano unicità a questi lavori. Dalle incontrollabili incidenze atmosferico-climatiche derivano difatti i risultati più inaspettati, per i quali il colore vetrificato dal calore in una infinita rete di crepe apre a inesauribili variazioni tonali e a eventi trasformistici, i quali, assieme ai contrasti tra le nerezze dell’argilla lasciata volontariamente nuda dal colore, diventano il fondamento di questo rituale che lvana non subisce ma che ordina e per il quale, come un sacerdote, assiste alla rivelazione e alla scoperta di pezzi unici e irripetibili dalla forte carica comunicativa.
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Michela Cesaretti ad Eataly

Michela Cesaretti ad Eataly

“Funtiffany” Creazioni Artistiche di Michela Cesaretti ad Eataly Roma dal 18 al 24 luglio

Nasco a Roma nel 1963 e la mia passione per le belle arti mi cattura già da bambina, quando disegnavo, progettavo e costruivo qualunque cosa e con materiali diversi.

Poi il vetro e il marmo hanno catturato definitivamente la mia attenzione. Nel 2005 frequento il laboratorio di Vetrate Artistiche di Amalia Parentela dalla quale apprendo la tecnica Tiffany e la Tessitura a Piombo.

Nel 2008 ricevo il primo premio “Gradimento del Pubblico” per la Vetrata “Chiostro sulle Dune” alla Mostra Concorso “Mediterraneo: Terre e Popoli” presso l’Abbazia di Farfa.

Dal 2010 frequento la Scuola delle Arti e dei Mestieri di Roma dedicandomi alle Arti Musive.

Grazie alle Maestre d’Arte Gabriella D’Anna ed Elisabetta Accoto mi appassiono a questa antichissima e pregiata lavorazione. Amo riprodurre lo stile delle Domus Pompeiane ricreando soggetti e particolari da inserire in oggetti decorativi di uso comune.

La Vetrata Artistica Tessuta a Piombo nasce nel medioevo, ma soltanto alla fine del 1800 e grazie al culto della bellezza di Louis Comfort Tiffany  questa tecnica si affina per diventare duttile e compatibile con gli oggetti di uso comune.

Il  vetro, le sue trasparenze,  i colori strabilianti si esaltano non appena incontrano la luce,  dando  vita ad una emozione che solo questa  tecnica sa creare.

“Feronia” – personale di Jacopo Mandich ad Eataly

VISIONI

Esposizione personale di Jacopo Mandich dal titolo “Feronia” curata da Marta Gargiulo della Galleria Varsi, presso Eataly Roma

Visioni nasce dal desiderio della Galleria Varsi di sperimentare spazi e situazioni sempre nuove creando sinergie tra i diversi linguaggi e le diverse discipline e tecniche del contemporaneo, ripercorrendo le sensazioni e le emozioni che maggiormente rappresentano il nostro desiderio di scoperta.

L’idea è quella di creare una piattaforma di incontro tra amici, per esaltare il sapore di ricerca che ci porta sempre a vivere nuove formule.

La collaborazione tra lo scultore Jacopo Mandich e lo chef Gianluca Esposito darà forma e luogo alla magia che gusteremo insieme.

Installazioni a cura di Andrea Ciocchetti (Trasformazioniurbane)

b www.galleriavarsi.it

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Photography by: ©Claudia Del Bianco
Photography by: ©Carlos Caballeros Farfan

 

Umberto Primo ad Eataly

Umberto Primo ad Eataly

Umberto Primo ad Eataly Roma dal 4 al 10 luglio 2014

… dal 1976 mi sono appassionato e perfezionato nella tecnica prima del collage e poi del micro-mosaico filatelico …
… quando sono attratto intensamente da un soggetto, un paesaggio naturale, un monumento, una natura morta, lo trasformo in un quadro attraverso un lavoro molto impegnativo che richiede attenzione e precisione …